venerdì 25 gennaio 2013

Santa martire Tatiana di Roma

 
 
Santa martire Tatiana la diaconessa di Roma
protettrice degli studenti

12 (25) gennaio

 
Raccolta dei testi, traduzione e note a cura di E. M.

 

Il nome russo Tatiana e il suo diminutivo Tania hanno avuto diffusione in Italia grazie al successo dell’opera letteraria di Aleksandr Puskin (1799-1837), Eugenio Onegin, dove la protagonista femminile è Tatiana Larina, e grazie alla fama dell’attrice e regista russa Tatiana Pavlova giunta in Italia negli anni ‘20. Il nome è molto amato in Russia per il culto di santa Tatiana, la cui “passio” è argomento di una leggenda molto diffusa in Oriente ma quasi sconosciuta in Italia. Vi si racconta di Tatiana, cittadina romana vissuta probabilmente nel III secolo che, arrestata con l’accusa di essere cristiana e portata innanzi agli idoli del tempio per rendere omaggio agli dei pagani, si rifiutò e si mise a pregare il suo Dio. Le statue del tempio si sgretolarono all’improvviso e Tatiana, accusata di stregoneria, venne condannata alla decapitazione…[1]

 
 

 
Santa Taziana di Roma[2]
di Antonio Borrelli


Con il nome Taziana sono conosciute due sante martiri, una ad Amasea insieme ad altre quattro compagne e la cui ricorrenza è al 18 agosto; e l’altra martire a Roma, di cui parliamo, celebrata al 12 gennaio.
La più antica notizia su questa santa, risale alla seconda metà del secolo VII e si trova in un “Itinerario” di quell’epoca, inserito da Guglielmo di Mamesbury nei suoi “Gesta regum Anglorum”, dove si legge: “Et in monte Nola sancta Tatiana (pausat)”.
E qui sorgono i problemi d’interpretazione, nessuna fonte antica o medioevale, nomina questo monte a Roma; d’altra parte gli antichi ‘Cataloghi’ delle chiese di Roma, attestano concordi che a Roma la chiesa di S. Taziana si trovava nei pressi di quella di S. Susanna, che come si sa sorge sul Quirinale; di conseguenza il monte Nola deve identificarsi con questo colle.
D’altra parte la ‘passio’ greca della santa, afferma che Taziana fu sepolta[3] nella sesta regione (Augustea) che comprendeva appunto l’Alta Semita e il Quirinale.
Gli studiosi ipotizzano che il colle Quirinale, nel secolo VII fosse chiamato “monte Nola” perché in quel tempo sorgeva lì anche una chiesa dedicata a s. Felice di Nola, ricordato il 14 gennaio anche come s. Felice in Pincis.
Ma come per altri santi martiri, indicati come sepolti nelle chiese urbane di Roma, oppure venerati in queste chiese, lo stesso si può dire di Taziana, cioè che nella chiesa del Quirinale si festeggiava solo la dedicazione della stessa alla santa.
Nessuna altra fonte antica o medioevale conosce santa Taziana, tranne il già menzionato “Itinerario” e fu Cesare Baronio, nel secolo XVI che inserì il suo nome nel ‘Martirologio Romano’ al 12 gennaio, dietro indicazioni dei menologi greci.
La ‘passio’ della santa composta probabilmente nel VII secolo non aiuta a capire chi fosse, perché essa è una delle solite leggende agiografiche, scritte nei secoli successivi alla presunta epoca del martirio[4].
Essa fu una giovane romana martirizzata a Roma, data in pasto alle belve nel 230. Il suo culto fu diffuso nella città tra il secolo VII e XV quando poi la chiesa venne distrutta.
In latino e in Russia il suo nome è Tatiana.


 
La chiesa di S. Tatiana a Mosca in una foto del 1914
in alto sulla facciata la frase: 
La luce di Cristo illumina tutti


Onomastico di Tatiana, ovvero il giorno di tutti gli studenti russi[5]

di Marina Nikolaeva, Carlo Radollovich, 6/2004

 
Il nome Tatiana è di origine greca e in russo significa organizzatrice. … Questa martire non è mai stata dimenticata dal popolo russo e, attorno al 1790, quando il palazzo di via Mohovaja, dedicato all’università moscovita, venne portato a termine, si pensò di erigere accanto un’artistica chiesetta da consacrare nel nome di Santa Tatiana.
Ora, al posto di questa chiesetta, è stato costruito un teatro, ma tutti gli anni, nel giorno in cui si commemora la martire, vengono celebrate messe nei templi più rappresentativi, spesso con la partecipazione del Patriarca e alla presenza del rettore dell’università.
Il 25 gennaio si festeggia l’onomastico di Tatiana, ma, contemporaneamente, questo giorno viene dedicato a tutti gli studenti russi.
Perché questa coincidenza? Perchè "mescolare" il nome di Tatiana con gli studenti russi? Dobbiamo tornare indietro di qualche secolo per osservare da vicino la nascita di questa interessante ricorrenza, molto amata in particolare dagli universitari.
Il 12 gennaio (per il calendario Giuliano) oppure il 25 gennaio (per il calendario gregoriano) dell’anno 1755, l’imperatrice Elisabetta Petrovna, proprio nel giorno dedicato a Tatiana, firmò un decreto con il quale autorizzava la fondazione a Mosca di un’università e di due scuole ginnasiali.
E così, ogni anno, in questa giornata particolare, si festeggiava il grande evento da parte degli studenti in tutta la capitale della Russia.
Susseguentemente, lo zar Nicola I firmò il decreto ufficiale con cui si autorizzavano i festeggiamenti relativi al giorno della fondazione dell’università moscovita.
Da quel momento, il 25 gennaio di ogni anno, tutti gli studenti russi e tutte le Tatiane si fondono in un unico abbraccio storico per brindare assieme nel modo più simpatico a questa importante ricorrenza[6].

 
La chiesa di S. Tatiana come appare oggi
 

La chiesa di santa Tatiana a Mosca[7]

di Radu Alexandru

 
La santa martire Tatiana la Romana celebrata il 12 gennaio (25 gennaio - vecchio stile) ha un significato speciale per gli intellettuali Russi. S. Tatiana è celebrata sia come patrona dell’Università statale di Mosca che degli studenti Russi. La Chiesa di S. Tatiana è attualmente la cappella dell’Università Statale di Mosca. Un luogo di culto con un’insolita architettura per una chiesa russa, perché fondata a lato di un vecchio edificio civile.

L’Università Statale di Mosca è la più grande università della Russia, centro di scienza e di cultura. È stata fondata a Mosca il 12 gennaio 1755 (25 gennaio - vecchio stile), il giorno della festa della Santa Martire Tatiana la Romana, con decreto dell’imperatrice Elisabetta. Inizialmente le lezioni si tenevano nell’edificio della farmacia situato oggi nella Piazza Rossa. A quel tempo l’Università aveva solo tre facoltà: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza. Successivamente i locali universitari furono trasferiti da Caterina II nel palazzo neoclassico situato sulla via Mokhovaya. Attualmente, in questo posto si trova solo la Facoltà di Giornalismo e la cappella di S. Tatiana, le altre Facoltà hanno sede nel nuovo edificio eretto a sud-est di Mosca.

La Chiesa di S. Tatiana è stata fondata nel 1836 con la trasformazione in luogo di culto di un vecchio edificio situato sul lato destro, per soddisfare le esigenze spirituali di studenti e docenti. L’interno della chiesa è stato decorato con opere di I. P. Vitali. La chiesa fu consacrata il 12 (25) settembre 1837 dal metropolita di Mosca Filaret (Drozdov) che, nella predica rivolta ai presenti, sottolineò la necessità di congiungere “una casa di preghiera sotto lo stesso tetto con una casa di sapienza”.

Il primo rettore della chiesa fu l’arciprete Matveevich Ternovskiy. Da quell’anno fino all’estate del 1919, quando fu chiusa dai comunisti, nella Chiesa di S. Tatiana si celebrarono senza interruzione la Divina Liturgia e gli altri sacramenti della Chiesa e i servizi religiosi (la confessione, il battesimo, il matrimonio, funerali, ecc.). Nel febbraio 1852, vi si celebrò il funerale del famoso scrittore Nikolai Gogol, membro onorario dell’Università. Qui, per la prima volta, si confessò e ricevette la Santa Comunione la poetessa Marina Cvetaeva.

Nel 1913, sul frontespizio dell’edificio fu affissa l’iscrizione: “La luce di Cristo illumina tutti”.

            La Chiesa di S. Tatiana è stata una delle prime chiese chiuse dopo il 1918. Nel periodo sovietico l’edificio fu utilizzato come sala lettura e club. Dal 6 maggio 1958 questo edificio servì come sede del Teatro  Studentesco dell’Università di Mosca.

Nel 1993, molti insegnanti hanno proposto al rettore dell’Università statale di Mosca di riaprire la cappella di S. Tatiana nella sua antica sede storica. La chiesa è stata riaperta il 22 gennaio del 1995. Per dieci anni sono stati effettuati lavori di restauro per ripristinare l’aspetto originale. Il 7 marzo 2004, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Alessio II, ha officiato il rito di consacrazione della Chiesa di S. Tatiana. In questo luogo sacro sono custodite alcune reliquie della Santa Martire Tatiana e di San Filaret metropolita di Mosca.


 

 
 Il martirio di santa Tatiana[8]

La santa vergine-martire Tatiana era nata in una illustre famiglia romana, suo padre era stato eletto console per tre volte. Era segretamente cristiano e crebbe sua figlia nella devozione a Dio e alla Chiesa. Dopo aver raggiunto l’età della maturità, Tatiana decise di rimanere vergine, dedicando tutti i suoi sforzi alla Chiesa di Cristo. Disdegnate le ricchezze terrene, cercò invece la ricchezza imperitura del Cielo. Fu fatta diaconessa in una delle chiese romane e servì Dio nel digiuno e nella preghiera, accudendo i malati e aiutando i bisognosi.
Quando Roma era governata dal sedicenne Alessandro Severo (222-235), tutto il potere si era concentrato nelle mani del reggente Ulpiano, malvagio nemico e persecutore dei cristiani. Il sangue cristiano scorreva come l’acqua. Anche la diaconessa Tatiana fu arrestata e portata al tempio di Apollo per costringerla a sacrificare all’idolo, ma quando la santa cominciò a pregare, improvvisamente ci fu un terremoto. L’idolo cadde distrutto in mille pezzi, anche una parte del tempio crollò e cadde sui sacerdoti idolatri e su molti pagani. Il demone che abitava l’idolo fuggì gridando da quel luogo e i presenti videro la sua ombra volare nell’aria.
 

S. Tatiana e l'angelo del Signore



Allora iniziarono a percuotere la santa vergine sugli occhi, ma lei coraggiosamente sopportò tutto, pregando per i suoi aguzzini perché il Signore aprisse i loro occhi spirituali. E il Signore ascoltò la preghiera della sua serva. I carnefici videro quattro angeli che circondavano la santa e la difendevano dalle battiture dei suoi aguzzini; e si udì anche una voce dal cielo che si rivolgeva alla santa vergine. Tutti loro, otto uomini, credettero in Cristo e caddero in ginocchio davanti a santa Tatiana, chiedendole di perdonare il peccato commesso contro di lei. Confessandosi quali cristiani furono torturati e giustiziati, ricevendo il battesimo di sangue.


Nei giorni successivi santa Tatiana fu portata nuovamente dinanzi al malvagio giudice. Questi vedendo completamente guarite tutte le sue ferite, ordinò che venisse spogliata e fatta picchiare, e tagliassero il suo corpo con lame affilate. Allora dalle sue ferite iniziò a spandersi un meraviglioso profumo che riempì l’aria. Poi fu distesa per terra e picchiata per così tanto tempo che i servi dovettero essere sostituiti più volte. I torturatori stanchi dissero che una forza invisibile li stava percuotendo con sbarre di ferro. Infatti, gli angeli schermavano i colpi diretti verso di lei e li respingevano sui carnefici, e a causa di ciò nove di loro morirono. Quindi gettarono la santa in prigione, dove ella pregò tutta la notte cantando lodi al Signore insieme agli angeli.
 
Il martirio di S. Tatiana in una stampa di fine '500 


Iniziato il nuovo mattino, santa Tatiana fu presa e portata ancora una volta al tribunale. I torturatori videro con stupore che nonostante i terribili tormenti lei appariva completamente sana e ancor più radiosa e bella di prima. Le proposero di offrire un sacrificio alla dea Diana[9]. La santa parve accettare, ed essi la condussero al tempio pagano. Lì santa Tatiana fece il segno della croce e cominciò a pregare, improvvisamente si udì l’assordante boato di un tuono, e un fulmine colpì l’idolo, le offerte sacrificali e i sacerdoti pagani.
 

S. Tatiana e il leone
  


Ancora una volta la martire fu ferocemente torturata. Fu appesa e raschiata con gli uncini di ferro, e le furono tagliati via i seni. Durante la notte nel carcere apparvero gli angeli che come prima guarirono le sue ferite. Il giorno seguente santa Tatiana fu portata al circo dove fu liberato ed aizzato contro di lei un leone affamato. La bestia non recò alcun male alla santa, ma umilmente andò a leccarle i piedi. Ma mentre veniva riportato alla sua gabbia, il leone con una zampata uccise uno dei torturatori. Allora Tatiana fu gettata nel fuoco, ma le fiamme non nocquero alla martire. I pagani, pensando che fosse una maga[10], le tagliarono i capelli pensando di toglierle i suoi poteri magici, poi la rinchiusero nel tempio di Zeus[11]. Ma era impossibile togliere la potenza di Dio.
Tre giorni dopo giunsero al tempio i sacerdoti pagani, circondati da una folla di gente, con l’intenzione di offrire un sacrificio a Zeus. Ma all’apertura del tempio tutti videro l’idolo per terra, in frantumi, e la santa martire Tatiana che con gioia lodava il Nome del Signore Gesù Cristo. Il giudice, vedendo l’inutilità degli strumenti di tortura, emise una condanna di morte: la valorosa vittima fu decapitata con una spada. Insieme con lei fu giustiziato anche suo padre, perché la aveva allevata nella vera fede e portata all’amore di Cristo. 

Per le preghiere dei tuoi martiri, Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi e salvaci. Amìn
 

Menologio di Basilio II, martirio di S. Tatiana
 

Tropario di santa Tatiana di Roma, tono 4

Sostenuta dal potere della fede, hai combattuto per Cristo nostro Dio, o gloriosa Tatiana; hai sopportato ogni afflizione e con il tuo coraggio hai svergognato Belial. Ti supplichiamo di liberarci dal potere del maligno.


Kontakion di santa Tatiana di Roma, tono 4

Sei stata radiosa nella sofferenza e nella regale porpora del tuo sangue come una colomba hai volato verso il cielo, o Tatiana. Perciò prega incessantemente per quanti ti onorano.

 
L'urna con la reliquia della testa di S. Tatiana a Craiova



Akathistos a santa Tatiana (in russo):



[1] Da: Gili Gioachino (edd), Il libro completo dei nomi. Origine, significato, usi, curiosità.
[2] Dal sito: santi e beati
[3] Il suo sepolcro a Roma non è mai stato ritrovato. La reliquia della testa di santa Tatiana che era venerata a Costantinopoli, dopo la caduta della Città (1453), quando regnava in Romania il pio principe Neagoe Basarab (1512-1521), fu portata dai sovrani Craioveşti al Monastero Bistritsa insieme alle reliquie di san Gregorio il Decapolita. Nel 1955, dopo la riorganizzazione della metropolia di Oltenia, il capo della santa è stato portato alla Diocesi di Ramnic e traslato nella Cattedrale di “Sfantul Dimitrie” a Craiova, Romania. La reliquia è racchiusa in un’urna con i teschi dei santi Sergio, Bacco e Niphon di Costantinopoli. (cfr: Sf. Tatiana de la Craiova)
[4] Una semplice lettura dei testi è sufficiente a mostrare le forti affinità che intercorrono tra le passiones di s. Tatiana, di s. Martina (anch’essa diaconessa e anche lei festeggiata in gennaio) e di s. Prisca. Tali similitudini portano a chiedersi se si possano identificare tutte nella stessa persona, o se agiografie simili siano state adattate ai loro nomi in epoche successive. Purtroppo la venerazione di Martina e Tatiana a Roma non è attestata che secoli dopo il loro martirio, mentre Prisca (o Priscilla) è difficile da identificare (cfr. Tatiana of Rome).
[6] Vedi anche: Tatiana Day
[8] Testo tradotto dai siti: http://oca.org/FSlives.asp e http://www.holytrinityorthodox.com/calendar/index.htm, una versione della passio, tratta da un manoscritto del Capitolo di S. Maria Maggiore in Roma, si può leggere nella Historia delle sante vergini romane di Antonio Gallonio Romano, Roma, 1591, 6-11.
[9] Il Tempio di Apollo Sosiano a Roma era probabilmente dedicato anche a Diana, sorella di Apollo, in seguito alla distruzione del suo vicino tempio nei lavori per l’edificazione del teatro di Marcello (wikipedia). Il culto di Diana la dea vergine e protettrice di quanti promettevano di vivere in verginità, era associato a quello del fratello anche nel Tempio di Apollo Palatino, distrutto da un incendio nel 363. Inoltre un santuario dedicato a Diana Planciana sorgeva proprio tra il Quirinale e il Viminale, cioè nella zona dove pare fosse ubicata l’antica chiesa romana dedicata a santa Tatiana. Avanzo allora l’ipostesi che la passio, per quanto possa basarsi su antiche memorie di martiri, già ampliate e “arricchite” secondo le esigenze tipiche di questo genere letterario, debba trovare il suo originario contesto nell’avvicendamento di luoghi di culto pagani passati in uso al culto cristiano, laddove, in questo caso, si sostituiva al culto della vergine Diana la venerazione della santa vergine martire Tatiana, sostituzione favorita anche da una certa assonanza tra i due nomi.
[10] Secondo un’antica credenza le streghe erano considerate seguaci della dea Diana. La legge romana proibiva le pratiche magiche in genere, l’avvelenamento, l’aborto e l’assassinio per stregoneria, condannando i colpevoli alla crocifissione o a finire nell’anfiteatro con i leoni a divertimento del popolino (cfr.: Le streghe da Roma antica al medioevo, interessante articolo dove, inoltre, si evidenzia il trattamento di tolleranza riservato alle streghe nell’occidente ancora cristiano ortodosso, cioè durante il primo millennio, quando i Santi Padri invitavano semplicemente a commiserare l’ignoranza di quanti praticavano la magia e attendere il loro ravvedimento; cosa assai diversa dalla pianificazione della caccia alle streghe propria dell’Inquisizione, gradualmente avviata poco tempo dopo lo scisma di Roma antica del 1054, e scaturita dalla progressiva e inesorabile estraneità del cattolicesimo romano da quel respiro patristico ed evangelico che un tempo univa occidente ed oriente cristiano).
[11] Il Tempio di Giove Ottimo Massimo era il centro del culto di stato romano. Davanti al tempio terminavano le cerimonie trionfali e vi si svolgevano le assemblee solenni del Senato, oltre ai sacrifici augurali dei nuovi consoli (cfr. wikipedia). Secondo alcune delle passiones il padre di santa Tatiana era stato console romano per tre volte.

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