giovedì 27 dicembre 2012

San Viatore vescovo di Bergamo

 
San Viatore
Bergamo, Aula Picta


San Viatore il confessore, secondo vescovo di Bergamo

14 (27) dicembre

 

S. Viatore è unanimemente ritenuto il successore del primo vescovo di Bergamo s. Narno, quindi è il secondo della serie episcopale bergamasca.

Il suo episcopato si svolse all’incirca dal 343 al 370; è quasi sicuro che partecipò al Concilio di Sardica (Sofia in Bulgaria) del 342-343 e che ne sottoscrisse i decreti, infatti s. Atanasio nella sua Apologia contra Arianus lo cita tra i sottoscrittori del Concilio.

Della sua vita non si sa altro, ma il culto che gli è stato tributato è antico e certissimo, come risulta da vari Calendari dei secoli XI - XII - XIII; dalle Litanie di un codice del secolo XII; dalla lapide sepolcrale scoperta nel 1561. [Usuardo nel martirologio inviato a Carlo Magno menziona  san Viatore come Confessore[1]].

I cronisti di Bergamo raccontano, che sin dall’antichità, il 13 dicembre vigilia della festa e del giorno della morte, i canonici di S. Vincenzo si recavano alla cattedrale di S. Alessandro [per i vespri] dove erano accolti con il suono delle campane, incenso e acqua benedetta.

Vari Martirologi storici lo riportano sempre al 14 dicembre; s. Viatore fu sepolto nella cripta della cattedrale di S. Alessandro, al lato sinistro del sepolcro del santo martire; sulla tomba fu costruito un altare.

Il 1° agosto del 1561 le sue reliquie, insieme a quelle degli altri santi lì custodite, furono con solennità trasferite nella cattedrale di S. Vincenzo, perché per ordine del governo di Venezia, a cui apparteneva Bergamo in quell’epoca, si dovette abbattere l’antica cattedrale di S. Alessandro.

San Viatore è raffigurato in varie opere d’arte; nell’androne dell’antico palazzo dei vescovi, è affrescato nitidamente accanto a s. Narno in un’opera del XIII secolo. [Figura sempre insieme a san Narno in un affresco del XIV secolo, sulla parete di fondo del braccio sinistro del transetto di Santa Maria Maggiore]. Poi in una tela del 1742 del pittore bolognese Francesco Monti, posta nel coro del duomo di Bergamo e ancora è raffigurato nel grandioso affresco della cupola e in una tela posta in sagrestia, sempre rivestito dagli abiti episcopali[2].

La Chiesa Ortodossa celebra la beata memoria di san Viatore il Confessore il 14 dicembre.

 
 

 
Santi Narno e Viatore
Bergamo, Santa Maria Maggiore


Tropario di san Viatore, tono 3

Hai brillato con opere di ortodossia ed ogni eresia hai spenta, sei divenuto vittorioso insieme all’assemblea dei gerarchi, mostrandoci, o Viatore, la Via: Cristo Teantropo, che hai degnamente confessato, Egli che a tutti concede la Sua grande misericordia.

 

Kontakion di san Viatore, tono 2

Oggi, con inni e lodi acclamiamo Viatore, lume della fede e sapiente gerarca, campione della verità e maestro di Bergamo. Egli intercede presso Cristo nostro Dio, perché possiamo essere salvati.

 




[1] Cfr. L. DENTELLA, I vescovi di Bergamo, Bergamo 1939.
[2] Tratto [con alcune integrazioni] dal sito santi e beati

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