giovedì 11 ottobre 2012

"Sapete perché sono diventato cristiano?" di Olivier Clément

 


Sapete perché sono diventato cristiano?

 

di Olivier Clément

 

 

            Un giorno, adolescente, avevo camminato tutto il pomeriggio lungo il mare. Era inverno, e nel cielo infinitamente deserto, apparivano le prime stelle. Forse erano morte da migliaia e migliaia d’anni, ma la loro luce mi arrivava ancora.

            Presto sarei morto anch’io, e un po’ più tardi – perché davanti al nulla, più ancora che davanti a Dio, i millenni sono come giorni – un po’ più tardi tutta la terra sarebbe morta, e le stelle morte avrebbero continuato a brillare.

            Intirizzito, col cuore freddo come il giaccio, salii sull’autobus che doveva ricondurmi in città.

            Avevo deciso di uccidermi. Perché aspettare? Perché lasciare che il nulla mi invadesse ancora come una tortura? Tant’era si perdesse subito.

            Allora sentii che qualcuno mi guardava. Era una bambina di quattro o cinque anni. I suoi occhi erano pieni di amicizia. Mi sorrise. E capii che la luce di uno sguardo – l’oceano interiore degli occhi – era più vasto del nulla punteggiato di stelle, che c’era una promessa e che bisognava vivere.

            Sapete che sono diventato cristiano perché il cristianesimo mi è apparso come la religione dei volti?

 


Da: OLIVIER CLEMENT, Dialoghi con Atenagora, Torino, 1972.

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